Nel nostro paese il lavoro in banca rappresenta, ancora oggi, un obbiettivo per tanti giovani perché considerato come una sorta di ”posto fisso”, oltre che ben remunerato. Ma come si fa a lavorare in banca? Quali sono i requisiti e gli studi necessari? E lo stipendio?
Lavorare in banca: ecco come fare
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Per essere assunti in un istituto di credito è indispensabile inviare il curriculum, come accade per le altre aziende. Per lavorare in banca sono richiesti, però, dei requisiti ben specifici, naturalmente anche in base al ruolo per cui sono attive le ricerche. La conoscenza dell’inglese è uno degli aspetti che le banche valutano con maggiore attenzione prima di procedere all’assunzione di un candidato.
Per quanto riguarda la formazione scolastica, le ricerche sono rivolte sia ai diplomati che ai laureati. E’ indispensabile, inoltre, la conoscenza degli strumenti informatici di base. Gli istituti di credito ricercano le figure da assumere sia attraverso annunci pubblicati periodicamente sul sito nell’area ”Lavora con noi”, dedicata alle carriere o attraverso le agenzie interinali. La procedura di selezione dei candidati si compone di diversi step: dal colloquio di gruppo fino ai test attitudinali.
La selezione
Insomma la selezione è molto complessa e prevede il superamento di diversi scogli per poi effettuare un colloquio finale nell’abito di un percorso lungo e che ricorda, in parte, quello necessario per i concorsi pubblici. Ma un altro aspetto accomuna il lavoro in banca al settore pubblico: le aspettative.
Nel nostro paese lavorare in banca è da sempre visto come una sorta di privilegio, sia per la sicurezza che per il reddito garantito agli impiegati. In realtà lo sviluppo dell‘internet banking ha reso la fruizione di servizi anche molto complesso, come la sottoscrizione di un mutuo per l’acquisto della prima casa, realizzabile direttamente su internet, nei siti ufficiali delle compagnie. E le conseguenze si riflettono sul numero di lavoratori di cui gli istituti di credito necessitano.
Non si contano le banche che hanno proceduto al prepensionamento, al pensionamento anticipato o a veri propri licenziamenti. Insomma lavorare in banca non è un impiego in grado di garantire la sicurezza del passato. A tutto ciò si aggiunge la mancanza delle mensilità aggiuntive previste in passato. Oggi chi lavora in banca ha diritto solo alla tredicesima ed eventualmente ai premi di produzione.
Le figure richieste in banca
Insomma abbiamo visto come anche il settore delle banche abbia subito significative modifiche dettate dai cambiamenti del lavoro e dell‘introduzione dei servizi internet. Oggi le figure richieste negli istituti di credito riguardano ambiti del tutto nuovi come il marketing.
Il responsabile del marketing ha il compito di curare l’aspetto comunicativo dell’azienda, ma anche di mantenere rapporti di fiducia con la clientela.
Il Credit manager, invece, è l‘impiegato che si impegna a valutare le varie richieste di credito, il grado di solvibilità analizzando la condizione finanziaria dei vari clienti cercando di individuare le formule di finanziamento meglio si adatto alle esigenze del cliente.
A queste figure professionali si accompagnano i ruoli ”classici” come il direttore di filiale. Si tratta di una figura che ha il ruolo di coordinare l’attività completa della filiale con le gestione del personale fino ai servizi offerti ed i rapporti con la clientela. Il ruolo del direttore di filiale è, inoltre, di mantenere i rapporti con la sede centrale confrontandosi sui dati e gli obbiettivi da raggiungere.
Naturalmente il ruolo del direttore di filiale rappresenta un traguardo riservato a chi può vantare una sufficiente competenza e preparazione nel settore.
Il cassiere, invece, è una figura alla portata di chiunque abbia l’ambizione di lavorare in banca. In questo caso si tratta di una figura che si occupa di operare dietro allo sportello realizzando i versamenti, i prelievi ed i bonifici, l’apertura dei conti e l’erogazione delle carte di credito.