Diventare agente immobiliare è un obbiettivo di tanti giovani che si affacciano al mondo del lavoro tentando la strada delle mediazione. Con il termine ”mediazione” si intende un’attività ausiliare del commercio che consiste nel facilitare lo scambio di beni e servizi.
L’agente immobiliare, infatti, svolge una professione rivolta a far incontrare la domanda e l’offerta nel settore delle case. Insomma una professione molto importante e con responsabilità notevoli. I cambiamenti, nell’ambito della mediazione, negli ultimi anni, sono stati davvero tanti con l’aggiunta di nuovi stringenti requisiti, una serie di modifiche motivate dalla necessità di offrire all’utenza un servizio competente e professionale. Ma come si fa a diventare agente immobiliare?
Diventare agente immobiliare: i requisiti necessari
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Essere in possesso di un diploma di scuola superiore è il primo requisiti indispensabile, come anche un attestato triennale conseguito ad una scuola professionale. Il passo successivo è di frequentare un corso di formazione professionale di abilitazione e successivamente superare un esame della Camera di Commercio. Insomma per diventare agente immobiliare, a differenza del commercialista, non è indispensabile conseguire una laurea, anche se può rappresentare un aspetto di significativo vantaggio per intraprendere al meglio la professione ed arricchire il proprio curriculum.
Esistono, inoltre, alcuni corsi di formazione, organizzati anche per gli agenti immobiliare, come la soluzione offerta dalla Borsa Immobiliare di Roma. Ma è importante anche avere delle conoscenze economiche di base, oltre che finanziarie, di marketing e legali. Ma imparare non basta mai per un agente immobiliare. I corsi di formazione e di aggiornamento consentono agli operatori del settore di rimanere al passo con i tempi e realizzare la professione nel migliore dei modi.
Il mercato è in continua evoluzione ed essere al corrente degli ultimi sviluppi è indispensabile per far fronte ad una concorrenza sempre più agguerrita.
Come iniziare l’attività
Muovere i primi passi per un agente immobiliare non è affatto semplice. Naturalmente è l’apertura della Partita Iva a rappresentare il primo passo da realizzare. Basta una comunicazione SCIA, la Segnalazione Certificata di Inizio Attività, il professionista può iniziare, fin da subito, a svolgere l’attività di agente immobiliare. Si tratta di un’autodichiarazione che deve essere corredata dalla certificazione sostitutiva ed inviata al Registro delle Imprese attraverso il sistema ”Comunica di Starweb”.
Nel caso in cui l’agente immobiliare svolga la professione in più di un locale, è tenuto a comunicare l’inizio dell’attività attraverso lo Scia per ogni sede operativa specificando il ”preposto” ovvero il soggetto, con gli stessi requisiti del titolare, che si farà carico dell’attività. Nel documento dovranno essere indicati i dati di tutti i dipendenti di ciascuna agenzia e il ”il mansionario” ovvero l’individuazione della persona che potrà svolgere le trattative con i clienti, il soggetto che si occuperà della contabilità e il dipendente con il ruolo di mostrare gli appartamenti ai clienti.
Avviare un’attività di successo
Al di là degli aspetti puramente burocratici, comunque indispensabili per diventare un agente immobiliare, è bene tenere presente che la concorrenza è tanta ed emergere non è sempre facile. Conoscere il mercato di riferimento è il primo aspetto da tenere presente per svolgere la propria attività nel migliore dei modi. Ogni ambito territoriale ha le sue peculiarità e soprattutto la sua rete di agenzie immobiliare. Studiarne le caratteristiche è indispensabile per muovere i primi passi.
In una zona universitaria, ad esempio, saranno i giovani studenti i clienti con i quali si avrà più spesso a che fare. La formula sottoscritta sarà quella degli affitti con prezzi e condizioni che varieranno di anno in anno. Condizioni diverse si presenteranno in una zona turistica dove gli affitti saranno concentrati nei periodi di vacanza o nelle aree montane.