Il settore della pensione integrativa è in continua crescita nel nostro paese. Le condizioni che caratterizzano la previdenza si appesantiscono anno per anno con limiti di età che andranno ad essere ritoccati con costanza anche più in avanti ed importi sempre più leggeri. Una situazione che sta spingendo in tanti ad aderire ai fondi pensione. La scelta del fondo da sottoscrivere, però, è più complessa di quello che potremmo aspettarci in un mercato in continua evoluzione. Il Fondo Pensione Nazionale BCC è una delle scelte più comuni per i tanti lavoratori che decidono di costruirsi una pensione integrativa in grado di accrescere l’importo mensile che si andrà a riscuotere alla scadenza.
Fondo Pensione Nazionale BCC: di cosa si tratta?
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Il Fondo Pensione Nazionale BCC è un prodotto ”chiuso” ovvero una proposta a cui non tutti possono aderire, una condizione che caratterizza, ad esempio, anche il Fondo Cometa. In pratica solo particolari categorie di utenti possono sottoscrivere il fondo. Quali sono?
I dipendenti, non con un contratto di prova, del circuito delle banche cooperative, rurali ed artigiane possono accedere, ma a patto che siano in possesso di un contratto appartenente alla contrattazione collettiva nazionale del lavoro stipulata dalla Federazione Italiana Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali ed Artigiane.
Possono stipulare il fondo, inoltre, i dipendenti del fondo stesso, della Federazione, della Cassa Mutua dedicata ai lavoratori degli istituti di credito di tipo cooperativo e della Federazione Cooperative Raiffeisenverband operanti nell’area dell’Alto Adige.
Si aggiungono, inoltre, i lavoratori delle società di servizi che aderiscono alla Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativa e delle Casse Rurali ed Artigiane che non fanno parte della contrattazione collettiva nazionale di lavoro sottoscritta dalla Federazione che rappresenta gli istituti di credito in questione. Il prodotto è disponibile anche per i dipendenti i cui datori di lavoro adottano, nella pratica, le direttive della Contrattazione Collettiva pur non aderendo al sistema in via ufficiale. In questa determinata condizione, però, i contributi che il titolare dovrà versare sono maggiorati di 0,40 punti.
Le condizioni
Come abbiamo visto il Fondo Pensione Nazionale BCC è riservato a pochi ed, essendo un prodotto regolato dalla contrattazione collettiva, prevede anche un contributo ben preciso da parte del datore di lavoro il quale può alimentare la quota dedicata al TFR o i versamenti corrisposti volontariamente. Ma a quanto ammontano i rendimenti del Fondo Pensione Nazionale BCC?
Nel sito ufficiale della compagnia sono riportati tutti i dati riguardo l’andamento storico oltre al patrimonio del comparto garantito. Molte delle condizioni variano periodicamente perciò è utile tenersi informati attraverso la pagina apposita dell’istituto di credito.
La sicurezza del Fondo Pensione Nazionale BCC
Quanto è sicuro il Fondo Pensione Nazionale BCC? Le difficoltà che hanno caratterizzato numerosi istituti di credito nel nostro paese hanno penalizzato non poco la clientela che oggi si mostra giustamente diffidente rispetto ai prodotti bancari. Sul portale ufficiale della Banca di Credito Cooperativo, però, si legge come il Fondo Pensione Nazionale BCC non utilizzi fondi provenienti dagli istituti di credito in condizione di bail – in.
Nonostante l’assenza di una copertura assicurativa applicata invece sui Piani Individuali Pensionistici, il Fondo Pensione Nazionale BCC è coperto da una garanzia. Si tratta di una copertura che ogni istituto di credito garantisce agli investitori che si rivolgono a strumenti diversi dalle azioni e dalle obbligazioni. Naturalmente nessun tipo di investimento è completamente esente da rischi, soprattutto se offerto da banche in difficoltà. Per maggiori informazioni sullo stato di salute dei vari gruppi bancari del nostro paese, ti consigliamo di leggere la guida sul CET1 Ratio, uno dei principali indicatori sullo stato di salute o delle banche più sicure nel 2017.