Introdotto alcuni anni fa con il Governo Berlusconi, la Social Card rappresenta una valida formula di aiuto per le famiglie bisognose del nostro paese. Negli anni la Social Card è stata più volte modificata dagli esecutivi che si sono succeduti fino a giungere alla forma attuale: la Sia.
Con la nuova Legge di Stabilità del 2017, sono state introdotte specifiche novità per quanto riguarda la platea che può richiedere la nuova social card. Si tratta di un intervento che rientra nel quadro di misure volte al sostegno al reddito ed all’alleggerimento del carico fiscale sulle famiglie.
Social Card 2017: chi può richiederla?
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La social card è attiva dal 2 settembre del 2016 e prevede un importo fisso mensile pari ad 80 euro per ogni componente familiare, fino ad un limite massimo di 400 euro mensili. La richiesta può essere effettuata da tutti i nuclei familiari che abbiano un reddito, dimostrato nella dichiarazione ISEE, inferiore a 3mila euro all’anno anche se le condizioni, come vedremo in seguito, non si limitano all’aspetto reddituale e risultano particolarmente stringenti.
Si tratta di una misura che lo stesso Ministro del Lavoro Poletti ha definito come provvisoria, in attesa del reddito di inclusione che dovrebbe essere approvato nei prossimi mesi. Insomma novità importanti in vista, ma intanto concentriamoci sulle misure già applicate.
Social Card: come funziona il sostegno per le famiglie in difficoltà?
La formula di sostegno al reddito si chiama, in realtà, SIA, acronimo che sta per “Sostegno per l’Inclusione Attiva“. In pratica si tratta di un versamento che lo Stato riconosce alle famiglie più disagiate per ogni componente del nucleo familiare. L’importo è, mediamente, di 320 euro che sarà versato attraverso una carta prepagata. Ma il sostegno al reddito non è tutto.
La Sia rientra in un progetto di attivazione sociale e lavorativa. In pratica, attraverso gli enti territoriali come i comuni, i Centri per l’Impiego o il terzo settore, sono previsti interventi per la ricerca di nuovi sbocchi professionali. Si tratta di attività che coinvolgono tutti i componenti del nucleo familiare.
Lo scopo, in sostanza, è di promuovere la formazione e l’inclusione nel circuito lavorativo cercando di far riacquistare una propria autonomia a chi è stato escluso, per diversi motivi, dal sistema lavorativo. Insomma una serie di strumenti importanti che va oltre il sostegno economico. Ma come si ottiene la social card?
SIA, i requisiti
Oltre al reddito annuale che rappresenta naturalmente la discriminante maggiore, esistono altri requisiti fondamentali per usufruire del sostegno.
La residenza in Italia, per un periodo superiore ai due anni, è fondamentale come anche essere italiano o cittadini comunitari. E’ indispensabile che all’interno del nucleo familiare sia presente un figlio minorenne, una persona disabile o una donna in gravidanza. Nessuno della famiglia può essere titolare di un veicolo la cui immatricolazione sia avvenuta almeno dodici mesi prima alla richiesta.
Nel caso in cui si usufruisca di altre forme di sostegno al reddito, esse non devono superare i seicento euro al mese. Anche il ricevere gli assegni di disoccupazione come la Naspi e l’Asdi rappresenta un motivo di esclusione come anche ottenere un punteggio, in un’apposita graduatoria del bisogno, che sia almeno 45. Quest’ultimo aspetto riveste un’importanza fondamentale e merita un breve approfondimento.
La graduatoria
In pratica, alla presentazione della domanda, l’INPS riceverà i dati sul trattamento economico analizzando la condizione lavorativa dei componenti del nucleo familiare. Ad ogni fattore scatta un numero determinato di punti.
A due figli minorenni il punteggio riconosciuto è di dieci punti mentre a tre viene corrisposto un punteggio di venti. Avere quattro o più figli minorenni consente di avere 25 punti mentre, per un figlio di età inferiore ai 36 mesi, i punti sono 5.
Se tutti i figli sono minorenni il punteggio ammonta a 25. Il punteggio di cinque punti è riconosciuto per un componente con disabilità grave e 10 se non autosufficiente. Qualora tutti i componenti non abbiano un lavoro, i punti sono 10.