La quattordicesima mensilità è un diritto che spetta ad alcuni lavoratori e rappresenta un versamento aggiuntivo dello stipendio. A differenza delle tredicesima che viene corrisposta nel periodo natalizio, la quattordicesima viene erogata nella busta paga di giugno, prima delle ferie estive. E’ il datore di lavoro a versarla al dipendente calcolandone l’importo secondo alcuni criteri che vedremo in seguito.
La quattordicesima è oggetto di una notevole tassazione. Il peso delle tasse sulla somma corrisposta ai lavoratori può ridurre notevolmente il peso dell’importo alla luce dell’assenza delle agevolazioni previste per la moglie, o il marito, ed i figli a carico. Le detrazioni vengono effettuate direttamente dal datore di lavoro che agisce come sostituto di imposta.
Tassazione quattordicesima: a quanto ammonta?
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Al pari della tredicesima, infatti, la quattordicesima non prevede l’applicazione delle detrazioni previste per il lavoro dipendente, per il coniuge e per i familiari a carico. Ne consegue che al lavoratore viene effettuato un addebito di imposta lorda senza alcun tipo di sconto. Nel caso in cui il dipendente abbia un reddito annuale presunto pari a trentamila euro, la tassazione della quattordicesima è rapportata in relazione all’aliquota Irpef di riferimento per gli scaglioni di reddito.
La tassazione sulla quattordicesima è quella lorda ed applicata sul ”reddito presunto” mentre la busta paga ”classica” riferita al mese di giugno, prevede l’imposta lorda al netto delle detrazioni previste per il lavoro dipendente. A fine anno sarà realizzato il conguaglio sulle somme corrisposte con la valutazione delle detrazioni e, nel caso, di quello che spetta al contribuente se pagato in eccesso.
Un altro aspetto da tenere presente riguarda il tema della tassazione della quattordicesima, è che essa viene considerata come una parte del reddito imponibile ai fini del calcolo delle detrazioni previdenziali. La detrazione viene però effettuata prima del calcolo dell’imposizione sulla quattordicesima, in quanto deducibile.
Come si calcola la quattordicesima?
Il calcolo della quattordicesima viene effettuato sulla base del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro applicato per le diverse categorie professionali. La determinazione dell’importo viene effettuato sulla base delle giornate lavorate nell’anno precedente.
Al pari della tredicesima, durante i vari mesi dell’anno, vengono maturati i cosiddetti ”ratei” che vanno a comporre la quattordicesima corrisposta al mese di giugno. Possono cumularsi anche parte dei ratei, se il dipendente ha operato per un periodo massimo di quattordici giorni nello stesso mese. Nel caso in cui i giorni lavorati superino i quindici, viene considerata l’intera mensilità.
Per il calcolo della quattordicesima viene presa in considerazione la retribuzione mensile che comprende la paga base a cui si aggiunge la contingenza, gli scatti di anzianità, il superminimo, i vari premi riconosciuti per la produttività, più eventuali provvigioni, indennità di mensa e tutte le voci retributive applicate nel Contratto Nazionale.
Non sono previste le retribuzioni ricevute per il lavoro straordinario, notturno, festivo e saltuario oltre ai rimborsi spese e le indennità per vestiario o riconosciuti eventualmente per lo svolgimento di lavori pericolosi. Determinano la maturazione della quattordicesima anche le assenze per la maternità, ilcongedo matrimoniale, l’infortunio e le malattie professionali. In ogni caso è utile controllare le norme del Contratto Collettivo Nazionale di riferimento.
Quattordicesima: a chi spetta?
Chi prende la quattordicesima? A differenza della tredicesima, la quattordicesima non rappresenta un diritto acquisito di tutti lavoratori dipendenti. Essa è riconosciuta esclusivamente ai lavoratori che hanno un Contratto Collettivo Nazionale che la preveda specificatamente. Insomma è un diritto solo per pochi.
L’assegno viene versato sia ai lavoratori a tempo determinato che a quelli a tempo indeterminato. E’ un diritto anche per chi ha un contratto di apprendistato essendo, gli apprendisti, considerati dei lavoratori al pari dei dipendenti a tempo pieno dell’azienda.