Per ogni lavoratore è importante la garanzia di un contratto che regola e determina le varie attività lavorative. Ci sono diverse tipologie di contratto che vengono applicate dal datore di lavoro e dall’azienda.
È importante spiegare che il contratto è un documento tramite il quale si regolano responsabilità e condizioni di impiego di un dipendente. L’accordo viene sottoscritto tra datore di lavoro e dipendente, le varie tipologie descrivono: cosa dovrà svolgere il dipendete, la sede dell’azienda e il luogo dove dovrà recarsi il dipendete, la retribuzione e i dati del lavoratore.
In Italia ne esistono di diverse tipologie che seguono le norme del contratto collettivo nazionale del lavoro (CCNL). I contratti si suddividono in due tipi: subordinato e parasubordinato, nel primo il dipendente lavora per il datore di lavoro nel settore pubblico o privato percependo una retribuzione. Nel secondo caso il lavoro è come quello a progetto ed è una via di mezzo tra il lavoro subordinato e quello autonomo. Le tipologie di contratto subordinato si dividono in:
-Contratto a tempo determinato
-Contratto a tempo indeterminato
-Contratto di lavoro part-time
-Contratto di apprendistato
-Contratto di lavoro intermittente
-Contratto di somministrazione.
Analizziamoli nel dettaglio.
Contratto a tempo determinato
Il contratto a tempo determinato ha una scadenza che stabilisce il datore di lavoro, solitamente è utilizzato dalle aziende o dai privati come periodo di prova per testare il dipendente o perché c’è esigenza di quel ruolo per un determinato periodo, al termine si può passare all’indeterminato o concludere il rapporto lavorativo.
Contratto a tempo indeterminato
Questa tipologia di contratto prevede l’assunzione definitiva in azienda in cui non è previsto il licenziamento a meno che il datore di lavoro non abbia una giusta causa, i motivi di quest’ultima devono essere talmente gravi che dimostrino che il rapporto lavorativo non può più proseguire. L’indeterminato è una garanzia e una tutela per il lavoratore e gli garantisce una stabilità.
Contratto di lavoro part-time
Quello che prevale in questo accordo sono le ore lavorative che vanno dalle 16 alle 30 settimanali, ne esistono di tre tipologie: part-time orizzontale, in cui il dipendete lavora con un numero di ore sempre uguale (4-5 ore). Part-time verticale, il dipendente lavora in giorni prestabiliti ma full-time. Part-time misto, alterna giorni a tempo pieno e altri ridotto.
In questo contratto si hanno gli stessi diritti di un contratto normale in cui si maturano ferie, congedi e diritti sindacali.
Contratto apprendistato
Consiste nel garantire l’occupazione giovanile che va dai 15 ai 29 anni, lascia un impronta formativa, la durata minima è di 6 mesi e esistono tre livelli dai quali dipende anche la retribuzione
Contratto di lavoro intermittente:iil lavoratore lavora “su chiamata” mettendosi a disposizione quando ce n’è di bisogno.
Contratto di somministrazione lavoro
Le parti coinvolte sono tre: il datore di lavoro, il dipendente e l’agenzia del lavoro che è quella che si occupa di ricercare il personale e avviare tutte le pratiche burocratiche, con la differenza che la retribuzione avviene da parte dell’agenzia con cui è ingaggiato, che a sua volta viene rimborsata dall’azienda con una percentuale.
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