Una piccola, ma importante banca nacque nel 1877 a Montebelluna, in provincia di Treviso: era la Banca Popolare di Montebelluna. Un istituto di credito storico che, negli anni, attraverso una serie di fusioni tra gli anni novanta e duemila, ha dato vita alla Veneto Banca.
Una banca di primo piano, considerata dalla BCE come tra i primi quindici istituti di credito di rilevanza strategica del nostro paese. L’evoluzione nel corso degli anni ha portato l’istituto di credito ad espandersi in tutto il paese: oggi è infatti presente anche nelle regioni meridionali attraverso Banca Apulia.
I mutui di Veneto Banca compongono una vasta gamma di prodotti che vanno dai finanziamenti destinati al pagamento delle spese universitarie con l’offerta “Orizzonte Scuola” ai prestiti personali destinati a finanziate la propria attività aziendale a cui si aggiungono particolari prodotti riservati al mondo agricolo.
Mutui Veneto Banca: conoscere la fattibilità in pochi giorni con Ticket Mutuo
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Tante le tipologie di mutui di Veneto Banca, ognuna orientata verso particolari esigenze. Ticket Mutuo è, ad esempio, uno strumento che consente di conoscere, in brevissimo tempo, la fattibilità di un finanziamento a proprio favore. Una valutazione che si realizza in pochi giorni permettendo così ai clienti di ricevere l’impegno della banca di concedere il mutuo ed a quali condizioni.
Il cliente può valutare le condizioni presenti nella proposta di Veneto Banca in un periodo non superiore ai quattro mesi.
Si tratta di una formula di finanziamento che può essere utilizzata esclusivamente per l‘acquisto della prima casa, prevede un importo non superiore ai 300mila euro ed una durata massima di trentanni. Per richiedere il mutuo è sufficiente recarsi in banca presentando la documentazione relativa alla propria condizione reddituale e il valore dell’immobile che l’aspirante mutuatario intende acquistare. Anche la portabilità del mutuo può essere realizzata dai nuovi clienti di Veneto Banca.
Accedere alla surroga con CambiaMutuo
Una specifica offerta dell’istituto di credito del Nord Est è infatti prevista per chi ha intenzione di realizzare la surroga, cioè il trasferimento di un finanziamento da un istituto di credito ad un altro.
Si chiama CambiaMutuo e può essere applicato sia ai mutui accesi per l’acquisto della casa che per la ristrutturazione o per la realizzazione “ex novo” di un immobile. L’offerta prevede un importo minimo di 70mila euro fino ad un massimo pari alla percentuale del 70% del valore della casa stabilito da una perizia apposita. La somma non può essere superiore la somma del debito capitale residuo e il rateo degli interessi maturato nel contratto di mutuo precedentemente sottoscritto.
Il piano di ammortamento va da un minimo di dieci ad un massimo di trentanni e, in ogni caso, il cliente può richiedere di prolungare i tempi di pagamento rispetto al finanziamento in essere, purché non superino il limite temporale precedentemente accennato. Le spese notarili e quelle di perizia sono completamente a carico di Veneto Banca mentre non sono previsti costi di istruttoria. Lo spread è applicato da un minimo dell’1,15%.
Progetto Casa: l’offerta per la ristrutturazione e la costruzione di un immobile
Tornando al settore della ristrutturazione, il mutuo di Veneto Banca Progetto Casa è pensato proprio per chi vuole ammodernare la propria abitazione rispettando i canoni energetici previsti dalla Legge, con le relative agevolazioni.
In questo caso l’importo finanziabile va da un minimo di 100mila ad un massimo di 500mila euro e mai oltre una somma complessivamente superiore all’80% del valore della casa. La durata dell’ammortamento va da un minimo di dieci ad un massimo di trentanni. Il tasso applicato è dell’1,5% per i primi ventiquattro mesi per poi passare ad un tasso variabile o fisso con “l’opzione“. L’erogazione avviene, in questo caso, a seconda dello stato di avanzamento dei lavori.
Uno spread dello 0,90% caratterizza, invece, il mutuo Casa Estate. Si tratta di un’offerta tra le più competitive tra i mutui di Veneto Banca. L’importo minimo è di 30mila euro, ma mai superiore all’80% del valore dell’immobile. Anche in questo caso il cliente può scegliere tra la formula a tasso fisso o variabile.