Uno dei fenomeni che accompagna il settore dei mutui è la sottoscrizione di finanziamenti in valute estera. Si tratta di un metodo utilizzato con il preciso obbiettivo di risparmiare sul valore dei tassi e sulle rate da pagare. Ma è davvero conveniente stipulare un contratto di mutuo in Yen o altre valute estere? In questa guida analizzeremo i vantaggi, gli svantaggi, ma soprattutto i rischi legati ad una scelta sempre più comune nel nostro paese.
Mutuo in Yen e altre valute estere: quando conviene?
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I finanziamenti in valuta estera rappresentano un ottimo modo per rendere la rata del finanziamento meno gravosa, ma presentano, d’altra parte, un rischio non sottovalutabile riguardo l’imprevedibilità dei cambi.
Le fluttuazioni monetarie possono essere davvero rischiose per il mutuatario ed il rischio di perdere tutto è tutt’altro che remoto. Non è un caso che i finanziamenti in valuta estera siano andati di moda soprattutto prima dell’entrata in vigore della moneta unica.
Non si contano i casi in cui i mutuatari hanno avuto concrete difficoltà nel pagamento delle rate fino ad indebitarsi. Insomma i pericoli sono davvero tanti e spesso poco presi in considerazione.
Mutui in valuta estera: le caratteristiche principali
Con il termine mutui in valuta estera si indicano quei finanziamenti che vengono erogati in una moneta differente da quella corrente e che comportano un’inevitabile ”rischio di cambio”, ovvero il pericolo, più che concreto, di non riuscire a pagare le rate del mutuo per l’aumento dei tassi di interesse.
Quest’ultimo è un rischio sopratutto nel caso in cui il mutuatario paghi delle rate del finanziamento in una moneta differente rispetto a quella con cui viene corrisposto lo stipendio.
Uno dei mutui più ricorrenti, ad esempio, è in franco svizzero, una soluzione ideale soprattutto per chi lavora nel paese elvetico e riceve lo stipendio nella stessa moneta. Insomma i cosiddetti frontalieri trovano nel mutuo in franco svizzero una soluzione ideale.
Una situazione del tutto diversa caratterizza, invece, chi intende sottoscrivere un finanziamento in cui la valuta attraverso la quale si corrispondono le rate del finanziamento sia differente. Ciò accade, ad esempio, con il mutuo in Yen.
Gli svantaggi del mutuo in valuta estera
Il risparmio ha un contraltare non da poco: l’imprevedibilità del cambio, anche nel caso in cui si dovesse scegliere per una valuta solida. A tutto ciò si aggiunge un altro fattore da prendere in seria considerazione: le variazioni del tasso di interessi.
Trattandosi di finanziamenti a tasso variabile, le variazioni dell’indice sottostante e il tasso di cambio difficilmente si compensano portando a squilibri notevoli.
In poche parole un finanziamento che oggi può risultare davvero conveniente, in futuro potrebbe trasformarsi in un peso insostenibile, per le mutate condizioni del mercato.
C’è poi da aggiungere che gli istituti di credito che offrono il servizio sono davvero pochi: una mancanza di concorrenza che non aiuta a trovare la soluzione ideale.
I finanziamenti per i frontalieri
Assodato che i mutui in Yen, come in altre valute straniere possono rappresentare una soluzione tutt’altro che conveniente sul mercato, chi sottoscrive un finanziamento in franchi svizzeri, e lavora in Svizzera, può accedere a vantaggi davvero notevoli.
Gli istituti di credito elvetici offrono, infatti, spread più contenuti rispetto agli italiani con rischi di mercato minimi. I vantaggi diminuiscono nel caso in cui la moneta straniera si rafforzi rispetto all’Euro. Se negli anni il Franco accresce il suo valore del 15%, ad esempio, avremo un incremento della rata tra il il 1,75% ed il 2,00%.
Insomma il finanziamento in valuta estera rappresenta un’occasione soprattutto per i lavoratori che già percepiscono lo stipendio nella valuta oggetto del finanziamento: solo in questo modo si è completamente a riparo dalle turbolenze del mercato.