Il tasso Irs è senza dubbio uno degli aspetti più importanti quando si parla di contratti di mutuo. Indicato in italiano come ”EurIRS”, l’Irs rappresenta il tasso di interessi che le banche calcolano sugli contratti di mutuo e dunque sulle rate dei finanziamenti a lunga durata.
L’indicazione dell’Irs avviene a scadenze prefissate di dieci, quindici, venti, venticinque e trentanni e ricade sull’ammontare delle rate da pagare alla banca ogni mese sulla rata del mutuo. Insomma un valore di estrema importanza per la determinazione degli interessi da corrispondere all’istituto di credito nei contratti a lunga durata.
Sono davvero tanti i fattori che determinano l’andamento degli interessi la cui indicazione va a comporre la cosiddetta e celebre ‘‘curva dell’Irs”, un grafico che è alla base della determinazione del valore degli interessi che insieme allo Spread vengono considerati dalle banche nei finanziamenti.
Irs: di cosa si tratta?
Indice dei contenuti
Sigla che sta per Interest Rate Swap, l’Irs indica il valore medio calcolato sugli Swap, ovvero gli scambi, realizzati dagli operatori economici sul mercato; insomma il valore del denaro. Cosa sono gli scambi?
Si tratta degli interessi che gli istituti di credito applicano sui prestiti di lunga durata a tasso fisso, come i contratti di mutuo. Gli interessi servono agli operatori a ”tutelarsi” in caso di variazioni al rialzo degli interessi generali che potrebbero erodere il loro margine di guadagno sui prodotti finanziari concesso ai clienti fino ad annullarlo. Insomma una sorta di protezione che le banche possono mettere in campo per difendersi di tempeste finanziarie e crisi che potrebbero interessare il settore.
Le possibilità che tutto ciò accada, nel giro dei decenni previsti per la durata del mutuo, aumentano con il crescere del piano di ammortamento pertanto avremo rate più alte per mutui più duraturi.
Il ruolo del tasso IRS nei mutui
E’ un ruolo fondamentale quello del tasso Irs sui contratti di mutuo. L’indice viene determinato ed indicato nel contratto sottoscritto e rimane costante per l’intera durata del mutuo. Cercare di prevedere l’andamento della curva Irs è dunque essenziale per determinare l’ammontare della rata e fondamentale anche per settori totalmente diversi come quello immobiliare e degli investimenti strutturali che le aziende mettono in campo periodicamente.
Prevedere l’andamento dell’Irs è, però, un’operazione tutt’altro che semplice per una serie di motivazioni che ora andremo ad analizzare.
Chi determina l’andamento dell’Irs?
Sono i maggiori istituti credito europei a determinare la curva Irs ed i tassi di swap, per il periodo di riferimento, ovvero di cinque, dieci, quindici, venti e trentanni. I valori possono variare anche notevolmente nel corso di pochi giorni e rappresentano il frutto delle previsioni degli operatori del mercato. Insomma nulla di prevedibile al 100% nell’ambito di un fenomeno che sfugge anche ai più esperti del settore.
In ogni caso, se proprio dovessimo rendere l’Irs un valore comprensibile a tutti, potremmo definirlo come un tasso direttamente ancorato all’incertezza degli interesse del futuro prossimo.
In pratica, nel caso in cui gli operatori finanziari prevedano un aumento dei tassi, ecco che la curva dell’Irs salirebbe verso l’alto con un aumento del valore applicato sui contratti di mutuo. Nel caso contrario, invece, ovvero di previsione di cali, stabilità o generale incertezza dei tassi, avremo una curva Irs in discesa.
E’ importante tenere presente, inoltre, che l’Irs non cambia in funzione degli interessi applicati o previsti della Banca Centrale Europea, a differenza dei mutui ancorati al tasso Bce che abbiamo descritto in questa guida, ma delle aspettative del mercato.
Insomma sono le previsioni degli operatori ed in generale delle ”emozioni” dei mercati a determinare l’andamento del valore dell’Irs; un fattore che rende l’Interest Rate Swap uno dei valori meno prevedibili in assoluto del mercato.