Non tutti i settori sono coperti da specifiche formule di finanziamenti. Alcuni ambiti, come quello sportivo, sono ritenuti da sempre poco interessanti dagli istituti di credito. Realtà di piccole dimensioni e dilettantistiche possono riscontrare, quindi, non poche difficoltà per la sottoscrizione di mutui o finanziamenti. Insomma una difficoltà davvero notevole per chi è alla ricerca di formula di sostegno economico per l’attività sportiva.
L’Istituto di Credito Sportivo: caratteristiche e finalità
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Esiste, però, uno specifico settore destinato all’attività sportiva: il credito sportivo. E’ l’Istituto di Credito Sportivo, organismo nato nel 1959, a garantire formule di finanziamento per le società di questo tipo. Risale a 57 anni fa il primo prestito concesso dall’istituto destinato alla realizzazione di un impianto. Da allora le formule di finanziamento si sono moltiplicate con un’attività sempre più specializzata.
Dal 2011 l’Istituto Credito Sportivo è stato sottoposto ad amministrazione straordinaria essendo un ente di tipo pubblico. L’operatività dell’istituto si rivolge sia a soggetti pubblici che privati che perseguano precise finalità sportive, ricreative o che tendano allo sviluppo di beni e attività di tipo culturale.
Negli anni l’Istituto di Credito Sportivo ha messo in campo formule di sostegno per interventi nelle regioni del sud, in comuni con popolazioni inferiori ai tremila abitanti. Anche le aree oggetto di alluvioni e terremoti hanno ricevuto il sostegno dell’ICS come le zone depresse caratterizzate da un’insufficiente dotazione di impianti sportivi. Numerose le strutture realizzate e finalizzate alla preparazione olimpica o sedi di eventi sportivi. Ma quali tipologie di finanziamenti sono offerte dall’ente?
I mutui dell’ICS
Si tratta di finanziamenti a lungo o medio termine offerti a chi intende realizzare dei lavori all’impianto sportivo o per la realizzazione di specifici acquisti. Si tratta, in sostanza, di mutui agevolati offerti a fondo perduto che si differenziano a seconda delle caratteristiche principali.
Un tasso fisso o variabile può caratterizzare il mutuo ordinario. Si tratta di un finanziamento dalla durata di venti anni e con un tasso di interesse non superiore al 6%. Nel caso in cui a sottoscrivere il finanziamento sia un ente pubblico, la durata del piano di ammortamento è prolungata a cinque anni. Altre agevolazioni si traducono nella mancanza di spese di istruttoria per il mutuo e di gestione, ma solo per gli enti pubblici. L’importo che può essere finanziato non può superare i cinque milioni di euro.
Un’altra formula che può essere sottoscritta è il Mutuo Light Sport. Si tratta di un particolare prodotto, realizzato dall’Istituto di Credito Sportivo che consente di ricevere fino a 50mila euro da rimborsare entro un periodo non superiore a cinque anni. Anche in questo caso è possibile scegliere tra il tasso fisso o il variabile caratterizzato da uno spread che parte da un minimo di cinque punti percentuali.
Mutuo Energetico e Messa a Norma: le condizioni
Anche il Mutuo Energetico rappresenta una scelta importante. In questo caso la liquidità ricevuta può essere utilizzata per lavori di ammodernamento dell’impianto e potenziamento dell’efficienza energetica. Al pari del mutuo di ristrutturazione per gli immobili, anche questo tipo di finanziamento prevede particolari condizioni di vantaggio. La somma a cui si può accedere è, al massimo, di 350 mila euro. Il tasso può essere sia fisso o variabile, ma con un valore sempre al di sotto del 6%.
Realizzare dei lavori diretti all’adeguamento degli impianti sportivi, secondo le norme di legge, è l’obbiettivo di chi sottoscrive il mutuo dell’Istituto di Credito Sportivo “Messa a Norma”. Si tratta di un finanziamento caratterizzato da condizioni non dissimili dal mutuo precedente e che può essere sottoscritto per determinati interventi sugli impianti sportivi.
Una significativa rimodulazione dei tassi è prevista per il Mutuo eventi Calamitosi. In questo caso l’utente può accedere ad un valore degli interessi del 2%. Il piano di ammortamento è di quindici anni per i privati che aumentano a venti per gli enti pubblici, ma con l’opzione di prolungarli entrambi di ulteriori cinque anni. La richiesta di un mutuo deve avvenire in seguito ad una precisa domanda che va presentata con i documenti che attestino la regolarità dell’associazione sportiva e l’inquadramento giuridico.