Ottenere un finanziamento per una nuova attività economica può rappresentare una possibilità unica per il successo nel difficile mondo imprenditoriale italiano. Sono le startup a poter usufruire di specifiche agevolazioni, ma sopratutto di liquidità attraverso i finanziamenti. Ma cosa si intende per finanziamenti alle startup?
Finanziamenti per startup: caratteristiche e funzionamento
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Al pari dei mutui per le imprese giovanili, si tratta di fondi che vengono destinati dagli enti pubblici per lo sviluppo di particolari attività imprenditoriali gestite da giovani ed operanti in settori definiti innovativi. I finanziamenti che vengono destinate per questa particolari imprese sono, quindi, volti all’ammodernamento del sistema produttivo. Le somme possono essere utilizzate anche per sostenere il bilancio della società riequilibrandolo.
La restituzione della liquidità può avvenire attraverso particolari condizioni di vantaggio che possono riguardare il tasso di interesse, ridotto al minimo o nullo, oppure la restituzione di una sola quota del capitale ricevuto. Insomma si tratta di occasioni vitali per il sostentamento di un’attività imprenditoriale. Ma come si fa ad accedere ai finanziamenti a fondo perduto?
Come ottenere un finanziamento per startup
Crescita sostenibile, sviluppo tecnologico e l’occupazione. I tre cardini dei finanziamenti per le startup indicano, al meglio, le linee guida che il Governo ha messo in campo sul tema dei fondi da destinare alle imprese di nuova costituzione e gestite dai giovani. La politica è quella di stimolare la crescita di attività economiche ad alto valore tecnologico, come spiegato nel Decreto Legge 179 del 2012.
I finanziamenti sono disponibili per le startup definite innovative cioè operanti in particolari settori tecnologici. Rientrano in questo gruppo anche le attività economiche operanti nel campo delle comunicazioni, dell’attività manifatturiera fino all’artigianato. Insomma un’ampia gamma di attività. Ma cosa si intende per impresa innovativa?
Startup, quando è innovativa?
Si tratta della discriminante principale quando si parla di accedere ai finanziamenti per startup. Per usufruire dei finanziamenti, la propria compagnia deve essere stata fondata da non più di cinque anni, la sede è localizzata nel nostro paese o in un’altra nazione dell’UE purché abbiamo una delle sedi produttive nel nostro paese. Anche il valore del fatturato rappresenta un elemento importante: non può essere superiore ai 5 milioni di euro annuali. Inoltre non deve distribuire utili, deve avere come attività principale la realizzazione di prodotti innovativi e ad alto contenuto tecnologico.
Un altro elemento da tenere presente sono le caratteristiche dell’attività aziendale che deve essere caratterizzata da almeno una delle seguenti caratteristiche. Un valore di almeno il 15% del fatturato deve essere impiegato di ricerca e sviluppo, il numero totale di dipendenti deve essere composto da almeno un terzo di dottorandi, dottori e ricercatori o di due terzi di dipendenti o collaboratori con un titolo di laurea magistrale. Un altro fattore che consente di accedere ai finanziamenti per startup è il possesso di un brevetto depositato.
Finanziamenti per startup: le occasioni nelle varie regioni
E’ l’ambito regionale nel quale vengono gestiti parte dei finanziamenti per startup. Si tratta di occasione che variano nei differenti ambiti e adattati alle caratteristiche peculiari di ogni area del nostro paese. Per le startup in Lombardia, ad esempio, è possibile richiedere finanziamenti per giovani (under 35), ma anche per lavoratori over cinquanta impossibilitati a rientrare nel mondo del lavoro. La regione, in questo caso, ha messo in campo il progetto Intraprendo con l’offerta di 30 milioni di euro destinati alle iniziative autoimprenditoriali e autoimpiego. I finanziamenti possono sono disponibili anche per le imprese già costituite, ma con un’età inferiore ai due anni.
Ma è la Campania, la regione con le maggiori opportunità. Con un miliardo nei prossimi sette anni è possibile accedere ai finanziamenti per startup che si occupano dell’innovazione, della ricerca e della competitività con sede legale, o almeno una sede operativa, in regione. A ciò si aggiunge la defiscalizzazione dell’Irap per i primi tre anni di attività fino al 2018.
Ulteriori agevolazioni sono previste inoltre, nell’abito del programma “Selfieimployment” per stimolare l’avvio di nuove attività economiche da parte dei Neet, cioè i giovani non impegnati in attività di studio né lavoro. Importanti agevolazioni anche in Veneto con il progetto Veneto Sviluppo che ha garantito finanziamenti per 15mila startup, in Emilia Romagna con sei milioni di euro e otto milioni e mezzo in Piemonte fino al 2020. La richiesta può essere effettuata attraverso i vati portali regionali.