Prima del 2021 era l’unica possibilità per chi non godeva di una posizione creditizia favorevole, soluzione destinata a protestati che non riuscivano ad accedere ai finanziamenti classici proprio perché non in grado di fornire garanzie adeguate. E invece una recente normativa, la Legge 176 del 18 dicembre 2020 ne ha regolato il funzionamento e favorito la profittabilità per le banche, restituendo smalto a una formula di prestito che presenta diversi vantaggi rispetto a un tradizionale prestito personale.
Con una cessione del quinto è possibile ottenere somme consistenti grazie alle durate che possono allungarsi fino a 10 anni. Per contro, i requisiti del debitore sono molto stringenti e così le garanzie da presentare.
I requisiti per ottenere una cessione del quinto
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La condizione essenziale per accedere a una cessione del quinto è avere un impiego fisso pubblico o privato oppure una pensione, perché la garanzia della restituzione del bene è delegata proprio all’azienda o all’istituto previdenziale, obbligati a rimborsare fisicamente la rata ogni mese. L’azienda presso cui si è impiegati, se privata, dovrà assolvere a determinati criteri di ammissibilità, ad esempio impiegare un numero minimo di dipendenti e possedere un capitale sociale superiore al numero consentito. Molto più semplice se a richiedere la cessione è un dipendente pubblico o statale, al quale non sarà richiesto alcun requisito riguardo all’azienda.
Come ulteriore garanzia, il titolare della cessione dovrà stipulare una protezione assicurativa doppia, rischio vita e rischio incendio (se pensionato solo rischio vita), per assicurare il rimborso della somma anche in caso di decesso o perdita del lavoro.
Si può richiedere una cessione del quinto anche con un lavoro a tempo determinato, ma in questo caso la durata del prestito non potrà superare quella del contratto.
Quanto conviene adesso una cessione del quinto, dati alla mano
In questo momento storico la cessione del quinto gode del favore delle norme legislative e di condizioni migliori rispetto a un classico prestito personale. A confermarlo ci sono i dati dell’Osservatorio di PrestitiOnline.it, che forniscono i numeri riguardo ai tassi di interesse e alla domanda sul mercato.
I tassi medi di mercato per le tre categorie di soggetti interessati sono nel quarto trimestre del 2022 4,71% per i dipendenti privati, 3,80% per i pensionati e 3,45% per i dipendenti pubblici: percentuali molto convenienti se si valuta che il miglior Taeg di un prestito personale online nello stesso periodo è 7,57%.
Il 62,9% delle domande di cessioni arrivano da privati, il 20,1% da dipendenti pubblici e il 17% da pensionati. Buona parte ha approfittato della lunga durata, con il 63,3% delle domande che presenta un ammortamento di 10 anni, e della possibilità di richiedere un importo elevato, con il 33,6% che domanda somme superiori a 25.000 euro.
Quando può essere conveniente impegnarsi per una cessione del quinto
La cessione del quinto si basa su un meccanismo automatico che è il calcolo della rata stabilito su un quinto dello stipendio netto o della pensione. La convenienza dell’operazione è data dal Taeg (Tasso effettivo annuo) che indica il costo reale del prestito, perché include tutte le spese: il Tan (gli interessi netti), le spese per l’istruttoria, quelle per la sottoscrizione delle polizze, i costi periodici qualora siano previsti, le spese di intermediazione e le imposte. Proprio su questo parametro dovrà valutarsi la convenienza della cessione del quinto, confrontandola con le altre offerte del mercato attraverso un comparatore che effettua questo calcolo in maniera imparziale, veloce e a costo zero.