Dalla formazione al lavoro, la formula del prestito d’onore rappresenta uno strumento per favorire l’occupazione in determinate aree del nostro paese. Disoccupati e studenti sono i soggetti che possono beneficiare di una forma di credito in grado di offrire benefici davvero notevoli: il prestito d’onore. Una possibilità di ricevere liquidità per realizzare i propri progetti. Se per gli studenti è possibile restituire quanto dovuto solo al termine del proprio percorso di formazione, per i disoccupati può rappresentare un valido aiuto per avviare una nuova attività lavorativa, anche senza restituire parte della somma ricevuta (prestito a fondo perduto).
Il prestito d’onore è una forma di credito preferenziale messa in campo dalle istituzioni per alleviare le ricadute della crisi economica, sempre più gravi sulla situazione occupazionale nel nostro paese. Un provvedimento che va incontro a chi vuole dare il via ad una nuova attività economica. Intraprendere una nuova professione partendo da zero può essere un’impresa davvero difficile soprattutto se non si hanno i mezzi economici necessari per affrontare le varie spese, spesso anche notevoli, che si possono presentare. Ma come funziona il prestito d’onore?
Prestito d’onore: le caratteristiche
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La formula del prestito d’onore è finalizzata a finanziare tutte le attività imprenditoriali sia di tipo individuale che società. L’erogazione avviene sotto forma di prestito ed ha condizioni notevolmente agevolate rispetto alle classiche presenti sul mercato. Si tratta di un contributo “a fondo perduto” a cui si aggiungono condizioni di favore riguardo i tassi applicati. Le risorse sono destinate sopratutto per le aree del paese a svantaggiate e per i giovani con un’età con un’età inferiore ai 35 anni (per maggiori informazioni leggi la guida sui finanziamenti europei).
Proprio per i richiedenti tra i 18 ai 35 anni possono essere applicate condizioni di ulteriore vantaggio. L’erogazione si divide in due parti: la prima metà avviene a fondo perduto cioè senza l’obbligo di restituzione mentre l’altro 50% è concesso deve essere rimborsato a tasso agevolato. La somma massima prevista nel finanziamento è di di 25.823.
È l’Agenzia Nazionale per l’Attrazione degli Investimenti e lo Sviluppo dell’Italia (Invitalia) a concedere il finanziamento dopo aver controllato gli specifici requisiti del richiedente. Tutte le norme che regolano il settore dell’autoimpiego e dell’imprenditorialità sono previste nel Decreto Legge numero 185/2000. L’applicazione della legge viene gestita interamente dall’ente appositamente creato.
Lo scopo della normativa è di incentivare la crescita economica nel nostro paese, aiutare lo sviluppo economico di aree fortemente arretrate come il Sud Italia e stimolare la crescita dei settori strategici dell’economia nazionale. Non è un caso, infatti, che i settori definiti innovativi sono quelli a cui vengono destinate maggiori risorse. I finanziamenti del piano di prestito d’onore sono destinati ai richiedenti che risiedono nelle regioni meridionali dall’Abruzzo fino alla Sicilia passando per la Sardegna. Ma quali sono le condizioni da soddisfare per ricevere questa forma di finanziamento?
Prestito d’onore: come accedere?
Accedere al prestito d’onore non è affatto semplice. Le condizioni di favore attirano una mole notevole di richieste il cui soddisfacimento non è sempre possibile. Dimostrare di essere disoccupato è uno dei punti fondamentali da presentare all’ente preposto come anche l’intenzione di aprire un’azienda, individuale o società, che abbia sede sul territorio nazionale.
Ma è la garanzia di tenere in piena attività l’azienda a rappresentare uno dei punti cardini del prestito d’onore. In sostanza l’aspirante beneficiario deve comprovare la sua volontà di “mantenere in vita” l’attività sottoscrivendo almeno un contratto a tempo indeterminato. Anche il settore nel quale andrà ad operare l’impresa risulta determinante per la concessione, o meno, del prestito d’onore.
In sostanza la normativa prevede esclusivamente attività operanti nel settore del commercio e nella produzione di beni. Vengono rifiutate tutte le richieste riguardo aziende del settore agricolo, aquicoltura ed in generale nel settore ittico.
Sempre per quanto riguarda il settore dell’autoimprenditorialità è indispensabile sapere che il finanziamento deve seguire la costituzione dell’azienda per un periodo non superiore ai 45 giorni. Le agevolazioni a tasso zero sono indirizzate alle aziende presenti su tutto il territorio nazionale e prevedono un importo massimo di un milione e mezzo di euro e può coprire un importo fino al 75% dell’investimento da realizzare. La concessione avviene come un mutuo a tasso zero con il pagamento previsto in un periodo massimo di 7 anni. La differenza consiste nel fatto che nelle regioni meridionali l’importo viene erogato, come detto, a fondo perduto cioè senza nessun obbligo di restituzione. Insomma uno strumento prezioso per chi vuole avviare una nuova attività; ma quali sono le offerte riservate, invece, agli studenti?
Prestito d’onore, i vantaggi per gli studenti
Questa forma di prestito viene offerta a tutti i giovani iscritti ai corsi di laurea specialistica o triennale, ma anche a scuole formazione, di specializzazione dopo la laurea, dottorati o corsi di perfezionamento. Insomma l’intero ambito di formazione per il quale si possono richiedere specifiche forme di finanziamento.
In questo caso le risorse possono essere destinate al mantenimento degli studi: dai costi di iscrizione a quelli destinati per l’acquisto dei libri fino alle spese necessarie per il vitto e l’alloggio. In questo caso l’erogazione del fondo avviene attraverso l’apertura di un conto corrente sul quale verranno versate le risorse indispensabili al proseguimento del percorso di studio.
In questo caso, per accedere al fondo, è indispensabile mostrare alla banca i vari requisiti tra cui, molto spesso, i punti CFU aggiornati di volta in volta. In questo caso l’erogazione del prestito d’onore avviene per un periodo non superiore ai tre anni. Al termine di questa fase iniziale può essere applicato il congelamento del rimborso per altri tre anni. Si tratta di un provvedimento messo in campo per consentire ai giovani di trovare un lavoro, subito dopo la laurea o il percorso di studio realizzato.
Anche in questo caso si tratta di condizioni di indubbio favore in grado di migliorare non poco la vita di uno studente impegnato in un percorso di studi che spesso, oltre alle difficoltà di conseguire gli esami in tempo debito, presenta problematiche dal punto di vista economico non di poco conto. Ma come si accede al prestito d’onore per gli studenti?
Prestito d’onore per studenti meritevoli: le modalità di accesso
Si tratta di una forma di finanziamento che viene richiesta direttamente all’istituto universitario che si frequenta. Sono gli enti di formazione, infatti, a dover sottoscrivere delle forme di accordo con gli istituti di credito per consentire di accedere alle agevolazioni previste dallo stato sul prestito d’onore.
Si tratta di una forma di finanziamento che si sta facendo largo nel mondo finanziario con le banche che hanno messo in campo delle specifiche forma di prestito. Banca Intesa Sanpaolo, tra tutte le offerte di prestiti e mutuo, prevede un’apposita forma di prestito d’onore: PerTe Prestito con Lode.
Si tratta di un prodotto destinato agli studenti di qualsiasi ente di formazione universitario e considerati meritevoli. Sono proprio le università a dover sottoscrivere degli specifici patti con la banca che offre il finanziamento per una durata massima di cinque anni.
Il versamento della somma avviene sul conto corrente aperto appositamente dalla banca sul quale avverranno erogazioni con cadenza semestrale. Un “periodo ponte” al termine del finanziamento, non obbliga lo studente al pagamento di quanto ricevuto; il tutto per 48 mesi.
La restituzione può avvenire in un’unica soluzione oppure attraverso altre forme di pagamento previste dalla convenzione tra banca ed ente universitario. Anche Unicredit offre speciali condizioni per la formula del prestito d’onore con Prestito Ad Onorem. Si tratta di un prestito che prevede una somma non superiore ai 27.700 euro con un rimborso spalmabile in quindici anni.