Il modello F24 è uno strumento molto noto sia ai contribuenti che per gli esperti del settore essendo il modulo utilizzato per pagare le tasse dovute all’Erario ed agli enti locali. Insomma tutti i contribuenti hanno avuto a che fare, almeno una volta, con il modello, appena giunte le scadenze per il pagamento delle tasse.
Una delle caratteristiche che accompagnano i modelli F24e da valutare con attenzione per evitare errori, è il codice tributo. Si tratta di una formula che consente di individuare le imposte che il contribuente si accinge a versare attraverso il modello e che consente di effettuare l’operazione senza errori. Tra i codici più utilizzati rientra senza dubbio il 2002. Di cosa si tratta?
Che cos’è il codice tributo 2002?
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Si tratta del codice che viene utilizzato per il versamento dell’Ires (leggi in queste guida di cosa si tratta). Acronimo che sta per Imposta sui Redditi delle Società, l’Ires rappresenta la variante dell’Irpef, ma applicata per le imprese. Il pagamento del tributo avviene in due fasi, la prima, ovvero l’acconto, da versare attraverso il codice tributo 2001 e la seconda con il 2002.
Focalizzando ora l’attenzione sull’Ires, è utile sottolineare come si tratti di un imposta sul reddito delle attività economiche applicata su base proporzionale e personale.
L’aliquota varia periodicamente ed è attualmente fissata al 24%, dopo essersi ridotta dal 27,50% dell’anno scorso, per effetto della Legge di Stabilità 2016.
E’ la Legge attraverso l’articolo 73 del Testo Unico sui Redditi, invece, ad identificare l’applicazione dell’imposta ed i soggetti che sono tenuti a versarla.
Ires: a chi tocca pagarla?
Come detto le attività economiche devono corrispondere l’Ires. Si tratta delle cooperative, delle società di mutua assicurazione operanti nel nostro paese, gli enti privati, le società e i trust che lavorano ed hanno la sede nel nostro paese e che hanno come fine quello di realizzare un’attività commerciale. Anche gli enti pubblici ed i privati che non hanno come oggetto l’esercizio di attività commerciale devono versare l’Ires attraverso il codice tributo 2002.
Insomma si tratta di un’imposta che ricade su una quota notevole di contribuenti. La sua introduzione risale al 2003 con il decreto legislativo numero 344/2003 sostituendo la vecchia IRPEG, che ricadeva sulle persone giuridiche.
L’obbligo di pagarle, invece, è del primo gennaio del 2004 e rappresenta il frutto di un provvedimento che l’Esecutivo ha messo in campo per allineare il nostro paese con la legislazione europea.
Il codice tributo 2002
Come ogni codice, anche il 2002 va inserito nel modello F24. Il codice tributo 2002, in particolare, serve ad effettuare la detrazione dalla seconda rata di novembre del totale dell’imposta alla quale si detrae la somma pagata a giugno come prima rata.
In ogni caso, al fine di determinare la somma da versare, viene calcolato anche la presenza di un eventuale rimborso del periodo precedente o la compensazione per il debito.
La compilazione del modello F24
Per il pagamento dell’Ires, la compilazione del modello Ires deve essere effettuata indicando, come detto, la voce 2002 accanto allo spazio dedicato al ”Codice Tributo”.
Alla casella accanto, dedicata alla ”Rateizzazione”, va indicato il numero due. La casella numero tre, invece, deve essere riempita con l’anno di riferimento dell’imposta, ovvero in questo caso il 2018.
Lo spazio numero quattro indica gli importi a debito versati, ovvero l’ammontare da corrispondere all’Erario mentre subito accanto ci sono i crediti compensati che, nel caso, saranno detratti. Naturalmente in caso di mancato credito, la casella va lasciata bianca.
Alla voce ”Totale A” corrisponde la somma degli importi a debito indicati nella sezione Erario mentre la successiva, il ”Totale B” va riempita con il prodotto dalla somma tra gli importi a credito e non va compilata in caso di mancato credito verso lo Stato.
L’ultimo spazio è il Saldo A – B, ovvero il prodotto tra le due voci precedenti.