Tutte le aziende che operano nel nostro paese sono oggetto di una particolare classificazione attraverso dei codici di attività che vengono indicati dallo stesso imprenditore nel corso della dichiarazione di inizio dell’attività, un passaggio essenziale per tutti i soggetti che intendono aprire una qualsiasi attività economica. La dichiarazione, viene presentata con il modello AA7 per i soggetti non considerabili ”persone fisiche” mentre il modello AA9 spetta, invece, alle imprese individuali ed ai lavoratori di tipo autonomo.
Codici ATECO: cosa sono?
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Introdotto nel 2008 i codici ATECO rientrano nella tabella ATECO introdotta dall‘Agenzia delle Entrate per classificare, a seconda di determinati fattori, le imprese. Questa classificazione ha mandato in soffitta la vecchia tabella ATECOFIN introdotta nel 2004 ed utilizzata fino al 2007. Dal 2008 è entrato in vigore l’obbligo di indicare, attraverso l’obbligo dell’iscrizione al Registro delle Imprese, la tipologia di attività svolta dalla propria attività economica utilizzando la Comunicazione Unica per effettuare l’apertura della Partita IVA su internet in modo da assolvere sia all’attribuzione del codice fiscale, oppure della partita IVA, ed attivare le posizioni contributive per l’INPS e per l‘INAIL.
Ed è proprio attraverso le caratteristiche dell’impresa comunicate dal dichiarante che il Registro delle Imprese riesce ad individuare il Codice ATECO classificando l’attività economica svolta. Una volta che il Fisco italiano individua il codice ATECO, adatto alla propria impresa, l‘imprenditore può prenderne visione attraverso l’apposita pagina che l’Inps ha messo a disposizione indicando, nell’area dedicata sul portale, la voce: Ricerca Codice ATECO.
Codici ATECO: a cosa serve la classificazione delle attività economiche?
Con i codici ATECO si suddividono tutte le attività economiche presenti nel nostro paese in cinque livelli ulteriormente suddivisi in sezioni, gruppi, classi e sotto categorie. In pratica avremo un’iniziale identificazione generica per poi scendere sempre più nello specifico fino a definire nel dettaglio il tipo di attività svolta dall’azienda. Ma qual è l’utilità dei codici ATECO?
L’identificazione delle società, con un codice che definisca nel dettaglio le caratteristiche dell’attività economica, rappresenta un fattore essenziale al fine di definire la tassazione, il tipo di contribuzione INPS e INAIL e naturalmente alle deduzioni a cui si ha diritto.
E sono proprio i codici ATECO a determinare la possibilità di accedere al regime forfettario mostrando i vari i requisiti richiesti. Ma cosa accade nel caso in cui la propria attività economica rientri in differenti categorie identificati con i codici ATECO?
In questo caso è necessario controllare quali siano le categorie e valutare la posizione che incide maggiormente dal punto di vista produttivo. Il tipo di attività che supera il 50% è da considerare prevalente determinando la classificazione dell’azienda.
Le novità del 2017 sui codici ATECO
Un nuovo sistema di classificazione per le attività produttive è stato introdotto dal 2017 per le aziende che non sono dotate, oltre alla sede legale, di altre unità locali. In questo caso la classificazione dell’attività economica non avviene sulla base dei dati trasmessi nella documentazione presente nel Registro delle Imprese, ma attraverso la banca dati dell’Anagrafe Tributaria, in maniera del tutto automatica. Tale classificazione può essere visionata dal diretto interessato dalla visura al pubblico.
Per le altre imprese, ovvero per quelle che sono dotate di altre unità locali oltre alla sede legale, l’attribuzione del codice resta quella descritta in precedenza, ovvero derivante dai dati riportati nel Registro delle Imprese in base alla descrizione dell’attività.
In seguito alle novità introdotte i codici ATECO vengono riportati, insieme al programma StarWeb, utilizzato per compilare su internet le pratiche di Comunicazione Unica da allineare alle informazioni dell’Agenzia delle Entrate. Per modificare i dati contenuti nella descrizione dell’attività e del codice Ateco che è stato attribuito, l’imprenditore può inviare una domanda di modifica al Registro delle Imprese e all’Agenzia delle Entrate.