Paesi area Sepa: la lista completa degli stati aderenti

Il Single Euro Payments Area è un particolare sistema che accomuna dei paesi in una specifica zona dell’Europa. Si tratta della cosiddetta SEPA, l’area in cui tutti i cittadini, le attività economiche, gli enti pubblici e i vari operatori economici hanno la possibilità di effettuare dei pagamenti sia all’interno dei singoli paesi che compongono l’area, ma anche tra i vari stati secondo una regolamentazione uniforme. Il principale obbiettivo del sistema SEPA è di realizzare un mercato di pagamento armonizzato in grado di garantire gli stessi dispositivi di pagamento come i bonifici, gli addebiti e le varie carte per ricevere ed effettuare i pagamenti.

Insomma un sistema che abbatte i confini e le differenze e che rende gli scambi tra i vari paesi più semplici che mai. L’obbiettivo che si ponevano le autorità che hanno ideato il sistema nel 2014 era di accorciare le distanze tra i paesi del Vecchio Continente rendendo semplici gli interscambi commerciali tra le diverse entità territoriali ed economiche, anche geograficamente molto lontane. Attraverso l’area SEPA effettuare gli acquisti e pagare attraverso i bonifici è davvero facile grazie ad un sistema che oggi rappresenta l’unico modo per effettuare i pagamenti attraverso lo strumento del bonifico bancario. Ma quali sono i paesi che hanno aderito al sistema?

Paesi area Sepa: quali sono?

A comporre il dispositivo di pagamento Sepa sono i paesi che adottano, come moneta nazionale, l’Euro più gli stati che sono entrati nell’Ue, ma mantengono il vecchio conio. Si tratta, in pratica, dell’Italia, la Germania, la Francia, la Spagna, la Grecia, il Portogallo, i Paesi Bassi, l’Olanda, Malta, il Lussemburgo, il Belgio, la Slovenia, una lista a cui si aggiungono gli stati entrati in UE con le monete nazionali ovvero la Danimarca, la Lettonia, l’Estonia, la Lituania, la Bulgaria e la Romania. Compongono l’area SEPA anche la Svizzera ed il Principato di Monaco, due entità nazionali che non appartengono all’Unione Europea.

In tutti i paesi che compongono l’area SEPA le operazioni di bonifico vengono identificate da una serie numerica di 35 caratteri. Si tratta di un codice formato dal numero identificativo dell’istituto di credito in cui viene effettuata l’operazione e che permette a chi riceve il denaro di controllare l’origine dell’operazione.

Si tratta, in pratica, del vecchio CRO, la serie numerica usata fino a qualche anno fa era utilizzata per controllare l’avvenuta operazione. Con l’introduzione dell’area Sepa, questo codice viene identificato sotto la dicitura ”Transation Id”. Grazie all’introduzione del nuovo sistema di pagamento, inoltre, è stato abolito il vecchio limite massimo per l’importo da trasferire da un conto all’altro.

Cos’è il SEPA Credit Transfer?

Con questo termine si indica il nuovo strumento di pagamento che ha mandato ”in pensione”  il precedente bonifico effettuato su base nazionale. Il sistema ha completamente sostituito la vecchia modalità di pagamento già dal 2014 e non ha portato a significativi cambiamenti circa i tempi e i costi rispetto al precedente sistema. In pratica, grazie alla SEPA, effettuare un bonifico verso un conto in Italia o all’estero prevede praticamente la stessa procedura. 

La realizzazione dei bonifici prevede, dunque, un periodo massimo di un giorno lavorativo successivo all’invio della comunicazione dell’ordine alla banca. Si tratta di una norma ben precisa e che riguarda indistintamente tutti i paesi aderenti all’area SEPA.

I bonifici per i paesi non aderenti all’area SEPA

Le differenze tra la realizzazione di un bonifico verso i paesi aderenti al sistema SEPA, rispetto agli altri, sono davvero tante. Di solito i bonifici effettuai verso gli stati extra SEPA impiegano tempi prolungati per giungere a destinazione; di solito tra i tre ed i sette giorni.

Molto dipende dalle diverse aree di partenza e di destinazione, ma anche dai rapporti tra i singoli istituti di credito. Naturalmente anche i costi sono più alti, un prezzo a cui si aggiunge anche il costo di cambio della valuta, compreso tra l’1 ed il 3% dell’intera operazione.

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