Buone notizie per chi ha dei debiti con Equitalia. Una nuova rateizzazione è stata messa in campo, per facilitare la vita dei contribuenti, riguardo le cartelle esattoriali notificate dall’istituto di riscossione. Aderire a questo nuovo piano di rateizzazione significa ottenere, però, dei vantaggi e degli svantaggi, vediamo quali.
Rateizzazione Equitalia, le condizioni
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Una delle caratteristiche principali del piano di rientro, varato dall’istituto di riscossione, è il numero delle rate, pari a 72, attraverso cui pagare le cartelle esattoriali. Le 72 rate devono essere mensili e da versare in un periodo massimo di sei anni dalla stipula del piano di rientro.
Le situazioni di insolvenza, per le quali è prevista la rateizzazione di Equitalia sono, oltre al piano ordinario che prevede il versamento di 72 rate, anche il piano “in proroga” ovvero con l’aggiunta delle 72 rate al normale pagamento.
Ma un’ulteriore dilazione dei pagamenti può essere applicata in alcuni particolari casi. Si tratta del “piano straordinario” con una durata pari, al massimo, di 120 rate ed il piano straordinario in proroga con 120 rate aggiuntive, in luogo delle 72 che abbiamo visto in precedenza. Per le condizioni di particolare difficoltà, sia per le persone fisiche che per le società, la rateizzazione Equitalia può prevedere un’ulteriore dilazione del versamento, di 120 rate mensili, per un periodo pari a dieci anni.
L’ammontare delle rate, però, non può essere inferiore alla somma di cento euro mensili anche se ulteriori facilitazioni possono essere applicate per i contribuenti con maggiori difficoltà. Si tratta di una rimodulazione delle rate mensili, al di sotto dei cento euro; agevolazione che viene applicata in caso di condizioni di particolari difficoltà economica e familiare. Ma quando è possibile richiedere la rateizzazione di Equitalia?
Rateizzazione fino a dieci anni: i casi previsti dalla normativa
Come detto in precedenza la rateizzazione Equitalia può essere richiesta sia dalle persone fisiche che dalle aziende. Per quanto riguarda il primo caso, le agevolazioni dei pagamenti vengono applicate quando, in occasione di una diminuzione del proprio reddito, l’ammontare della rata equivarrebbe ad una soglia superiore al reddito stesso. Insomma l’importo da versare mensilmente non può essere superiore alla quinta parte dell’indicatore ISEE. Si tratta di condizioni applicate anche le imprese individuali.
Cambiano le condizioni per le aziende. La proroga del pagamento è, in questo caso, applicabile nel caso in cui la rata risulti eccedente al 10% del valore della produzione aziendale ovvero del risultato dell’ammontare dei ricavi meno i costi di produzione. La concessione della dilazione sarà subordinata ad un controllo, da parte di un funzionario di Equitalia, che stabilirà la reale capacità del’impresa, di ripagare le rate.
Come richiedere la rateizzazione di Equitalia
Si tratta di un fattore dipendente dal valore del debito. Nel caso in cui la somma da corrispondere sia inferiore a 50mila euro, basta recarsi in un ufficio dell’istituto di riscossione per attivare la pratica.
Se la somma è superiore alla fatidica soglia, sarà necessario produrre i debiti fino a 50mila euro. La rateizzazione, in questo caso, scatterà in automatico senza alcuna verifica sulla situazione economica.
Insomma condizioni ben precise per chi intende accedere alla rateizzazione Equitalia; ma cosa accade a chi non riesce a pagare le rate?
Mancato pagamento, gli effetti
Non pagare un numero di rate inferiore ad otto, fa scattare una sanzione pari all’ammontare della somma non versata. Nel caso in cui il numero delle rate superi questa soglia, il contribuente sarà oggetto della decadenza della rateizzazione del debito.
Si tratta di un provvedimento che viene applicato anche se le otto rate non pagate non siano consecutive. Con la Legge di Stabilità del 2016 è prevista, però, la possibilità di riammissione alla rateizzazione Equitalia, anche in caso di decadenza, attraverso un apposito modulo offerto dall’istituto di riscossione.