Le società di persone hanno questo particolare nome per il fatto che, in esse, è l’elemento soggettivo a prevalere su quello patrimoniale. Cosa significa questa definizione? In sostanza ciò si riassume nel fatto che i singoli soci di un’attività di questo tipo rispondono per i debiti contratti dall’azienda sempre in prima persona e cioè con l’intero patrimonio immobiliare. Si tratta di una condizione comune nelle attività economiche del nostro paese ad esclusione delle Sas, le società ad accomandita semplice.
Proprio al contrario delle Sas, inoltre, la responsabilità dei soci va ben oltre la quota di partecipazione nell’azienda. Insomma una situazione molto complessa si presenta in caso di inadempienza della società o peggio ancora di fallimento. In questo caso, infatti, tutti i soggetti che vantano dei crediti possono rivalersi sui soci attraverso il loro patrimonio, nel caso in cui quello dell’azienda risulti insufficiente per ripagare il debito. Come è facilmente intuibile, quindi, la costituzione della società di persone comporta significative responsabilità sui vari soci. Ma quando conviene fondare un’attività economica di questo tipo?
Società di persone: vantaggi e svantaggi
Come abbiamo visto per le costituzione di altre società come la Srl, anche la società di persone è caratterizzata da punti di forza accompagnati da significativi svantaggi. In sostanza fondare una compagnia di questo tipo è preferibile nei casi in cui l’azienda che si intende mettere in piedi sia di ridotte dimensioni. La procedura di costituzione comporta, infatti, costi davvero ridotti, anche per quanto riguarda la gestione stessa dell’azienda.
Nelle società di persone è indispensabile redigere un rendiconto annuale che consiste, in pratica, in un vero e proprio bilancio. Proprio riguardo questo aspetto sussiste una significativa differenza rispetto, ad esempio, alle società di capitali. Queste ultime hanno l’obbligo di rendere pubblico il loro resoconto annuale, nelle società di persone non esiste questa necessità.
Ma è la mancanza dell‘obbligo di versare un capitale minimo sociale a caratterizzare la fase di costituzione di questo tipo di compagnia anche se è previsto un atto pubblico redatto in presenza di un notaio. Per quanto concerne l’imposizione fiscale, essa è direttamente proporzionale alla quota in capo ai soci. Questo tipo di tassazione è applicata a tutte le tipologie di società di persone che è possibile costituire; ma quali sono?
Quella della società di persone è un tipo di attività economica che si divide in tre particolari categorie: le Ss acronimo che indica una “Società Semplice”, la Snc una tipologia molto più comune che si traduce in “Società in Nome Collettivo” e la Sas, altra sigla che sottintende le “Società ad Accomandita Semplice”. Tre differenti forme di aziende, ma su cui ricadono gli stessi obblighi.
Gli obblighi delle società di persone
Al pari delle altre società, anche per quelle di persone è prevista la sottoscrizione di uno Statuto ed un Atto Costitutivo. Il tutto deve essere realizzato in presenza di un notaio. Questo passaggio deve essere seguito dall’iscrizione nel Registro delle Imprese con la richiesta di attribuzione del codice della Partita IVA.
Entro trenta giorni va realizzata l’iscrizione nel Registro degli Esercenti il Commercio, in caso di somministrazione delle bevande e dei cibi è indispensabile anche superare un esame, oltre all’autorizzazione igienico sanitaria.
Un ulteriore passaggio da effettuare è la denuncia di inizio attività. Si tratta di un documento da richiedere al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio. L’adempimento va realizzato non oltre i trenta giorni dall’emissione della prima fattura.
La denuncia di inizio attività va inviata anche al Comune attraverso l‘invio di una raccomandata. Altri obblighi da realizzare riguardano l’apposizione, eventuale, di una targa o di un’insegna. Si tratta, anche in questo caso, di una richiesta da inviare all’ente comunale. In caso di immissione di gas nell’atmosfera è obbligatoria anche l’autorizzazione anti inquinamento. In questo caso il passaggio deve avvenire presso l’ASL di riferimento.
Altra iscrizione obbligatoria è quella da realizzare presso l‘INPS, nella gestione specifica riservata all’attività svolta ed all’INAIL. Quest’ultima è obbligatoria già nei primi giorni precedenti all’inizio dell’attività lavorativa.