Risparmiare sulle spese notarili e di bollo, previste per l’apertura di un’azienda, è oggi semplice grazie alla Srl semplificata. Si tratta di una procedura molto comune e perfezionata ulteriormente dal Decreto Legge del 2013. Novità importanti quelle introdotte nel Decreto Lavoro che hanno eliminato significative limitazioni, precedentemente previste per l’apertura di una Srl semplificata, lasciando pressoché inalterate le agevolazioni.
Insomma aprire una srl semplificata conviene ancora oggi e rappresenta un’occasione unica soprattutto per i giovani imprenditori in un periodo in cui la strada dell’imprenditoria è sempre più comune, soprattutto per la creazione di startup innovative.
Insomma aprire una srl semplificata conviene ancora oggi e rappresenta un’occasione unica soprattutto per i giovani imprenditori. Costi minori, ma anche adempimenti minimi, i vantaggi di questa particolare formula si traducono anche in un semplificazione. Ma come si apre una srl semplificata?
Srl semplificata: ecco i requisiti
Accedere ai vantaggi della srl semplificata richiede, naturalmente, anche degli adempimenti ben precisi. Nell’atto pubblico di costituzione, ad esempio, è necessario che vengano indicati i dati anagrafici come la denominazione sociale contenente l’indicazione di “Società a Responsabilità Limitata”. Di fondamentale importanza anche il capitale sociale che deve essere compreso tra un minimo di uno ad un massimo di 9.999 euro. A questi dati va accompagnata l‘indicazione dei dati anagrafici degli amministratori.
È importante tenere presente che la costituzione della srl semplificata, inoltre, non prevede dei costi. Gli atti vanno comunque sottoposti al controllo del notaio che deposita il tutto al Registro delle Imprese. Si tratta di un procedimento per il quale il professionista non può richiedere alcuna spesa.
È a pagamento, invece, il diritto annuale della Camera di Commercio, la classica imposta di registro oltre alla denuncia di inizio attività. Altri costi che devono essere comunque affrontati sono quelli relativi alla tassa di concessione governativa, pari a 309,87 euro relativamente ai libri sociali, obbligatori per tutte le aziende.
Per le società a responsabilità limitata è, infatti, applicata la contabilità ordinaria oltre al deposito di bilancio di esercizio al Registro delle Imprese.
Si tratta di costi che appaiono notevolmente inferiori rispetto all’apertura di una classica srl come anche gli adempimenti necessari. Insomma aprire una società di questo tipo conviene, anche se, accanto ad indubbi vantaggi, esistono anche dei notevoli fattori di sfavore; ecco quali.
Srl semplificata: gli svantaggi
Con un capitale sociale minimo, come quello previsto per l’apertura di una srl semplificata, non è possibile far fronte a spese importanti come l’affitto o l’acquisto delle attrezzature necessarie per far partire l’attività. Ma è la scarsa fiducia delle banche a rappresentare l’elemento di maggiore svantaggio. Chi concederebbe prestiti o mutui ad un’attività con risorse disponibili così risicate?
Le difficoltà ad accedere al settore del credito, per questo tipo di attività, rappresenta un ostacolo da non sottovalutare. Si tratta di una problematica che può essere, in parte risolta, grazie alle agevolazioni previste per i giovani imprenditori, ovvero con un’età compresa tra i 18 ed i 35 anni.
Altra problematica notevole è rappresentata dalla responsabilità amministrativa, civile e penale che ricade sui soci per le attività della compagnia. I nessun caso il rischio coinvolge il capitale personale dei soci.
Altro elemento da tenere presente riguarda le spese notarili. Come abbiamo detto in precedenza, la procedura non prevede costi, ma nel solo caso in cui uno dei soci accettino le condizioni dell’atto costitutivo standard. Le prestazioni di professionisti sono sempre indispensabili e, naturalmente, prevedono una spesa notevole.
Ricapitolando gli oneri per la costituzione di una srl semplificata sono: 200 euro per il Diritto Annuale, altri 200 per l‘imposta di registro, 309,87 euro previsti, come detto, per la concessione governativa destinata alla vidimazione dei libri sociali, le marche da bollo pari a 16 euro previste per ogni cento pagine oltre ai 25 euro per i diritti di segreteria.